In Irlanda, nella contea di Dún Laoghaire-Rathdown County, un sobborgo nei pressi di Dublino, la casa passiva è diventata legge.

La casa passiva è un’abitazione che assicura il benessere termico senza dipendere da fonti energetiche convenzionali di riscaldamento, ovvero senza caldaia e termosifoni o sistemi analoghi. Per ritenersi passiva, l’unità abitativa deve raccogliere, produrre e generare energia in maniera efficiente. Ottimizzare l’esposizione solare e la ventilazione interna sono fattori fondamentali in fase di progettazione di una nuova abitazione. In caso di conversione di una casa tradizionale a passiva è invece necessario intervenire in funzione di una migliore efficienza energetica, ad esempio sulla coibentazione delle pareti e/o con la sostituzione dei vecchi serramenti con prodotti più performanti.

Infissi termici, coibentazione delle pareti, una migliore esposizione solare e impianti di ventilazione studiati per non disperdere calore, sono tutte tecniche studiate per ottenere edifici la cui efficienza energetica è di gran lunga superiore sia degli edifici tradizionali, sia di quelli progettati secondo le moderne normative termiche.

La Passive House Association ha dimostrano che il costo delle case passive è molto al di sotto dei costi di costruzione convenzionali laddove le normative in tema di edilizia sono già piuttosto rigide e la conversione è agevolata a livello legislativo. Questo accade in Europa che ne detiene il primato.

Il piano irlandese rafforzerà il primato europeo, infatti, tra conversioni e nuove costruzioni, si potrebbero generare 20.000 nuove unità abitative dai consumi e dell’impatto ambientale ridottissimi.

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