Impianti obsoleti costano, in media, una spesa aggiuntiva di 1.265 euro l’anno per famiglia.
Un condominio consuma ogni 12 mesi quasi 28mila metri cubi di gas.

Quanto si risparmierebbe, davvero, se il proprio edificio fosse efficiente?
E se fosse a consumo zero, di quanto si potrebbe tagliare la bolletta?
Investire nella riqualificazione di una casa, adottando le tecnologie capaci di ridurre i consumi, è un buon affare?

Le opinioni sono diverse, specialmente nelle assemblee condominiali.

Domotecnica-Divisione Condomini, organizzazione a cui aderiscono un migliaio di aziende specializzate nella installazione di impianti e dispositivi per gli edifici, 25 studi di progettazione e certificazione, 9mila operatori tecnici e 90 imprese produttrici, afferma che in media uno stabile consuma 27.900 metri cubi di gas all’anno.
Inoltre un condominio emette 56mila chilogrammi di anidride carbonica all’anno nell’atmosfera.
Quindi il risultato è che la bolletta media ammonta ad oltre 26.300 euro.

Se un condominio, invece, abitasse in un edificio non a consumo zero, ma che ha ridotto lo speco di un terzo, potrebbe risparmiare circa 1.256 euro l’anno per famiglia.
Questo calcolo, basandosi su una media di 1 milione di condomini nazionali, avrebbe come risultato uno sgravo per gli abitanti italiani di circa 8,3 miliardi da spendere una volta moderati i consumi.

L’edificio medio italiano utilizza un impianto centralizzato alimentato a metano e la maggior parte delle caldaie è sovradimensionata.
Basterebbe intervenire rimodernando impianti e dispersioni termiche per alleviare ogni famiglia di circa 400 euro l’anno, ovvero meno 8.328 euro per edificio.

L’indagine è partita nel 2009 ed indica, in maniera ottimistica, che un intervento di riqualificazione per ridurre dell’ 35% i consumi, ha un ammortamento di 4/5 anni.
Ovviamente questa è una stima in quanto i consumi e gli interventi per ridurli sono differenti a seconda dell’edificio, area climatica, inserimento o meno in una città.

Abbiamo due case history, Modena, un condominio composto da 31 alloggi e negozi, dove i consumi sono scesi del 41,2% risparmiando 604 euro l’anno per famiglia. Parma, 40 abitazioni nelle quali il rimodernamento ha portato ad una riduzione dei consumi del 33,6% ed un risparmio di 341 euro per ogni nucleo famigliare.

Perché non imitarle?

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